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Angiologo

Dott. Silvio Donelli

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APPROFONDIMENTO: INSUFFICIENZA VENOSA 

Insufficienza venosa: cos'è e come trattarla.


l'insufficienza venosa degli arti inferiori è una patologia molto diffusa ed è caratterizzata dalla diminuzione del flusso di sangue, di ritorno dagli arti verso il cuore, con il conseguente aumento della pressione del sangue stesso sulle pareti delle vene.
Fra i principali fattori predisponenti l'insufficienza venosa, si annoverano la scarsa attività fisica, il permanere a lungo seduti o in piedi senza camminare e per la donna la gravidanza e disturbi ormonali.


Quali disturbi può causare l'insufficienza venosa cronica


In presenza di insufficienza venosa cronica, la parete delle vene può sfiancarsi e dilatarsi: di conseguenza i bordi delle valvole non combaciando più tra loro, non si chiudono completamente, ed il sangue anzichè salire tutto verso il cuore, ritorna in parte verso il piede, ingrossando le vene stesse lungo il loro decorso.
I più frequenti sintomi dell'insufficienza venosa sono:


- senso di pesantezza alle gambe,

- gonfiore
- dolore,

- formicolii e crampi notturni

- comparsa di venule e teleangectasie superficiali, 

- comparsa di eczema varicoso,

- comparsa di ulcere venose,

- episodi di flebiti ricorrenti (infiammazione delle vene)


Conseguenze del' insufficienza venosa non curata


Il persistere dell'insufficienza venosa, porta nel tempo alla comparsa di antiestetiche varici, ossia sporgenze sulla superficie della pelle in corrispondenza soprattutto delle valvole
ormai incontinenti.
Dalle vene può inoltre fuoriuscire del liquido che causa gonfiore ed edema soprattutto alle caviglie con particolare frequenza nelle ore serali.
L'aumento della pressione venosa porta frequentemente alla dilatazione di vasi capillari superficiali che ramificano e si propagano creando macchie rossastre o scure.
L' insufficienza venosa da ultimo, riducendo l'ossigenazione dei tessuti sottocutanei, provoca assottigliamento e secchezza della pelle con diffuso arrossamento e prurito alle gambe.


Conseguenze gravi


In alcuni casi, fortunatamente rari, si manifestano forme gravi di insufficienza venosa, che possono provocare complicanze più gravi, quali:


- ulcere varicose
- flebiti (infiammazioni delle vene)
- trombosi venose profonde

- embolia.

Pertanto, chi soffre di insufficienza venosa deve
 regolarmente sottoporsi a controlli medici.


Cosa non fare se si soffre di insufficienza venosa


- Essere in sovrappeso
- Rimanere a lungo in piedi o seduti senza muovere le           gambe
- Fare attività che comportino sforzi fisici eccessivi e     prolungati
- Indossare scarpe e indumenti stretti che possono ostacolare la circolazione alle gambe
- Permanere in luoghi molto caldi: in questi casi è           consigliabile fare frequenti docce fredde evitando bagni     in acqua molto calda.

Cosa fare se si soffre di insufficienza venosa


- Muoversi frequentemente, camminare, salire e scendere le scale
- Se si sta a lungo fermi in piedi o seduti, sollevare ritmicamente i piedi sulle punte movimentando così le - caviglie e il polpaccio.
- Indossare calze elastiche, con grado di compressione suggerito dall'angiologo.
- Praticare regolarmente attività fisica
- Dormire con i piedi un po più in alto rispetto al cuore: può bastare posizionare un cuscino sotto il materasso.
- Massaggiare le gambe con acqua fredda, risalendo lentamente dal piede verso l'inguine, prima sul lato esterno e poi su quello interno.
- Assumere mirtilli, che contengono principi attivi molto indicati
- Al mare camminare a piedi nudi sulla sabbia e sulla battigia con il livello dell'acqua sopra le ginocchia
- Prediligere climi freschi e ed effettuare quotidianamente delle passeggiate

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